Il settecentesco collegio definisce un’intera quinta della piazza del Popolo, di fronte la chiesa Madre, e occupa un intero isolato fino a raggiungere via Vento, a ridosso delle antiche mura urbane. Per la sua costruzione furono demolite diverse abitazioni e la preesistente chiesa di San Michele, documentata fin dal 1622, al momento della visita pastorale del vescovo don Andrea Mastrillo.
Il nuovo convento femminile fu il primo di questo ordine nella diocesi di Messina e fu fondato nel 1738 su licenza dell’arcivescovo Tommaso Vidal y de Nin, per volontà dell’arciprete don Gaetano Viviano allo scopo di accogliere ed educare le giovani orfane del paese.
L’annessa chiesa dedicata alla SS. Trinità venne aperta al culto già nel 1762, anche se fu completata con la decorazione a stucco solo nel 1774, come si vede dalla data riportata nel cartiglio dell’arcone del presbiterio; l’interno è a navata unica coperta da una volta a botte e si conclude nel fastoso altare con coppie di colonne su mensole che contorna la tela dell’Incoronazione della Vergine da parte della SS. Trinità (1774). Assieme ad altri quadri del XVIII secolo nella chiesa si conserva la statua lignea di San Michele Arcangelo, risalente alla prima metà del Seicento e proveniente dall’omonima chiesetta scomparsa.
Testo di Giuseppe Antista